Scuole aperte 2.0. Le nuove linee guida per far vivere gli spazi in orario extrascolastico

Le nuove linee di indirizzo per la concessione degli spazi scolastici, approvate dalla Giunta comunale nel giugno del 2019, hanno fornito ai Municipi, cui spetta la gestione delle concessioni, indicazioni utili a delineare il proprio regolamento, all'interno del quale vengono definiti modalità, tempi, costi, gratuità e monitoraggio, tenendo conto tanto delle esigenze dei territori che delle prerogative e responsabilità dei Dirigenti scolastici
Un lavoro importante con cui si è voluto intervenire per mettere ordine in un sistema che sulla città non risultava essere omogeneo, dando ai Municipi cui spetta la gestione delle concessioni una funzione di coordinamento e non più solamente di formalizzazione dell’assegnazione
Le nuove linee guida per l’utilizzo degli spazi che la scuola può mettere a disposizione anche in orari diversi da quelli scolastici nascono nel solco di ‘Scuole aperte 2.0’ e sono state pensate per garantire la massima trasparenza e far conoscere al maggior numero possibile di associazioni del territorio i luoghi per attività educative, culturali, sportive e di aggregazione aperte alla cittadinanza”.
La domanda dovrà essere ora presentata direttamente al municipio, che richiederà il parere del Consiglio di Istituto per le attività continuative e del Dirigente scolastico per quelle occasionali. Le scuole manderanno al municipio entro il 15 maggio di ogni anno, l’elenco degli spazi disponibili negli orari e nei giorni in cui non viene svolta attività scolastica o extrascolastica inserita nel Piano triennale dell’offerta formativa. 
Il municipio svolgerà dunque un importante ruolo di coordinamento, intrecciando la disponibilità degli spazi con le richieste pervenute.

Possono essere concessi in uso tutti gli spazi della scuola, compresi cortili e giardini, fatta eccezione per i locali destinati alla refezione e per quelli indicati ad uso esclusivo dell’istituzione scolastica. 
Nei singoli regolamenti municipali sono determinati i canoni di concessione sulla base di fattori oggettivi, come le dimensioni degli spazi e la media dei giorni e delle ore di disponibilità, e della quota oraria per i costi accessori (riscaldamento, energia elettrica e acqua). Sarà poi cura del concessionario garantire la presenza di una sorveglianza adeguata all’attività svolta e al numero delle persone che si prevede di coinvolgere, disporre di polizza assicurativa, utilizzare correttamente spazi, arredi e attrezzature e occuparsi di custodia e pulizia.
Le attività proposte possono essere o gratuite o subordinate al pagamento di una quota associativa/di iscrizione o di un contributo ai costi sostenuti e la concessione sarà finalizzata allo svolgimento di attività continuative, con una durata equiparabile all’intero anno scolastico o infra annuale, o occasionali, per periodi di tempo limitati non superiori a un mese, e alla realizzazione di campus (estivi e in corso d’anno scolastico) di durata almeno settimanale.
L’elenco degli spazi dovrà essere costantemente aggiornato, con l’indicazione delle concessioni rilasciate e delle disponibilità e deve essere garantito un costante monitoraggio.